domenica 19 gennaio 2014

All'Eremo di Saiano

All'Eremo di Saiano ci sono stato spesso a fotografare, a passeggiare, a fare una visita a don Osvaldo o, in estate, a fare i bagno nel fiume con tutta la famiglia. Oggi ci sono tornato con i bambini per cercare i fossili: non ne abbiamo trovato nemmeno uno, ma abbiamo passato un paio d'ore all'aria aperta tra rocce e sentieri. Non ero partito con l'idea di fare foto, la giornata è stata nuvolosa e piuttosto grigia, ma mentre tornavamo verso l'auto il cielo si è fatto più interessante, tra pesanti nuvoloni e squarci di luce, così ho fatto qualche scatto. Sulla strada del ritorno proprio sopra l'Eremo si sono aperte le nubi lasciando filtrare la bella luce calda del tardo pomeriggio invernale.
[Nella seconda immagine sullo sfondo si vede la città di San Marino]





giovedì 9 gennaio 2014

Il mondo visto da Ca' Drolo

Domenica scorsa abbiamo festeggiato un compleanno all'Agriturismo Ca' Drolo, a Torricella, che straconsiglio vivamente. Per la cronaca, abbiamo assaggiato tutti i quattro primi: le immancabili tagliatelle al ragù che piacciono ai bambini, passando per i cappelletti i brodo, abbaimo virato su uno strozzaprete con porcini per poi assaggiarli - perché no? - anche con salsiccia e radicchio. A seguire grigliata, verdure cotte e grigliate, patate e così via.

(A scanso di equivoci non sono un parente, né un amico, sono solo un cliente soddisfatto!)



Ci tornerò sicuramente in primavera anche per lo splendido panorama che si gode da lassù: lo sguardo spazia dal piccolo borgo di Sartiano a est, per poi passare sulla rocca di Maioletto, con San Leo sullo sfondo, la cima del monte San Marco, la Carpegna tutta, i profili lontani dei Sassi Simone e Simoncello per poi perdersi ad ovest tra i monti dell'alta valle.



E questa è stata un'altra buona occasione per ritrarre ancora alberi, specialmente grazie alla bella luce che il tramonto ci ha regalato!





sabato 4 gennaio 2014

Alberi

In questi primi giorni del 2014 mi sono concesso un paio di giri in auto alla ricerca di alberi che in questa stagione, così freddi, nudi, solitari e orgogliosi, mi attirano in modo particolare.
Mi sembrano vagamente sofferenti ed estremamente dignitosi, creature che sopportano, immobili e silenti, vento e freddo che l'inverno non gli risparmia.

Nella giornata di oggi, in particolare, nel raggiungere a piedi il colle in cima al quale si trova l'albero dei primi due scatti, sono stato investito da raffiche di vento talmente forti e improvvise che - a tratti - faticavo ad avanzare.

Così quando posso li cerco nell'entroterra, il più lontano possibile dal rumore delle città, e li ritraggo, esattamente come farei con un amico che non vedo da tanto tempo e che avrei voglia di rivedere.


"...LL"...Li venero quando vivono in popoli e famiglie, in selve e boschi. 
E li venero ancora di più quando se ne stanno isolati...".

(Hermann Hesse, Il canto degli alberi)