martedì 5 gennaio 2010

Alberi nella tormenta

Tre del pomeriggio, fuori qualche fiocco di neve misto acqua, i bimbi sono ancora svegli e mia moglie dovrebbe lavorare un po’, così colgo l’occasione al volo: li vesto, li metto in macchina e sono in strada. Dopo dieci minuti loro dormono, e io mi dirigo velocemente verso l’entroterra percorrendo una strada di campagna che porta verso San Leo. Qui nevica davvero, e la visibilità è al minimo. La neve che cade diventa immediatamente acqua sull’obiettivo, e ogni scatto è una toccata e fuga. Cerco gli alberi, in particolare quelli solitari, che mi sembra abbiano sempre una grandissima dignità nel sopportare in silenzio le intemperie: sono creature vive, la scienza ci dice che non possono pensare, a me però piace credere che lo facciano e ci osservino timorosi, silenziosi, talvolta curiosi.








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