Percorrendo la Provinciale che da Pietracuta porta verso Montecopiolo,
non appena la strada inizia a salire, si vedono, sulla destra, dei
roccioni verticali che si sviluppano quasi ininterrottamente fino alla
solitaria rupe di San Leo.
Sembrano essere una piccola catena montuosa, con le rocce nude a
strapiombo sul versante romagnolo, e con pendii più dolci sul versante
che guarda alla lontana Toscana. Un sentiero si snoda lungo l’intero
crinale quasi totalmente in cresta: solo a metà percorso si è costretti a
scendere e percorrere un breve tratto di strada sterrata: è il valico
della Biforca, ben riconoscibile per le tre punte di roccia che si
innalzano verso il cielo e creano alla base una specie di anfiteatro
naturale dove, quando avevo vent’anni, andavo spesso a suonare la
chitarra davanti ad un fuoco improvvisato insieme agli amici :). Ci sono
tornato martedì scorso, in una mattinata grigia e umida: ho cercato il
sentiero salendo - a fatica - verso i tre roccioni, e ho riscoperto una
zona che mi ha molto affascinato per l’insieme di rocce, prati e boschi.
Ci tornerò, con una luce migliore, per cercare di scattare qualche foto
degna del luogo. Per ora le sole immagini che ho salvato sono quelle
dei ciclamini in cui mi sono imbattuto appena prima di uscire dal
sentiero.
Pentax K10d, Sigma 90 A macro, Manfrotto 190 X-pro B
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