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mercoledì 30 aprile 2014
martedì 15 ottobre 2013
Pennabilli, la sagra dei frutti antichi
Ancora bianco e nero, ancora una città, questa volta Pennabilli, della quale Tonino Guerra disse: "E' bello se puoi arrivare in un posto dove trovi te stesso”.
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domenica 15 settembre 2013
Rimini
Oggi pomeriggio, un'ora prima che iniziasse a piovere a dirotto, un giro sulla ruota panoramica parcheggiata sul porto è stato l'occasione per riprendere qualche immagine di Rimini da un punto di vista che normalmente difficilmente si riuscirebbe ad avere.
Per mia moglie e i miei figli è stata un'esperienza emozionante; per me - che soffro paurosamente di vertigini - concentrarmi sugli scatti fotografici piuttosto che sul panorama è stato quasi una necessità!
Per mia moglie e i miei figli è stata un'esperienza emozionante; per me - che soffro paurosamente di vertigini - concentrarmi sugli scatti fotografici piuttosto che sul panorama è stato quasi una necessità!
domenica 2 maggio 2010
Un bianco e nero a primavera
Stavo per caricare questa immagine, scattata nei dintorni di Verucchio, a colori: il bel verde saturo dell’erba appena mossa dal vento, il cielo limpido e intenso, una lingua di giallo sulla sinistra creata dai fiori di campo… ma qualcosa non mi convinceva; non che non mi piacciano i colori, anzi! Forse era la banalità o la sfrontatezza di tanto colore a frenarmi… Magari mi sbaglierò, fatto sta che una volta convertita in bianco e nero, con qualche piccolo aggiustamento per equilibrare il tutto, mi ha convinto di più, ed eccola qua!
Pentax K10d, DA 16-45, 1/125 a f11, ISO 100
Pentax K10d, DA 16-45, 1/125 a f11, ISO 100
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venerdì 19 febbraio 2010
San Leo
Ieri mattina ho percorso in auto la provinciale che porta a San Leo, splendido borgo medievale perfettamente conservato che sorge su uno sperone di roccia calcarea, a pochi km da Rimini. Fondata da San Leone, è una città cresciuta con la vocazione alla guerra, con la possente fortezza costruita sulla cima dell’inespugnabile roccione, che racconta storie di lunghi assedi, prigionie e battaglie. Gli alberi con i loro rami spogli contrastavano sui campi ancora bianchi di neve, il cielo era sereno e la città era ben visibile anche da lontano. Mentre guido, con Andrea che dorme sul seggiolino, la osservo da lontano come poteva osservarla il viandante in cerca di riparo o il nemico in avvicinamento. Scatto qualche foto poi entro in paese, fermandomi qualche minuto nella piazza spazzata da un vanto gelido. Mi è venuto istintivo seppiare le immagini, nonostante fosse una bella giornata con un bel cielo blu. Negli ultimi due scatti si vede un’altro sperone di roccia, vicinissimo a San Leo: è Maioletto, col suo antico e sfortunato castello, ma questa è un’altra storia…
mercoledì 3 febbraio 2010
Sulle colline
Oggi, nella tarda mattinata, ho percorso un tratto di strada sterrata sulle colline intorno a San Leo: il sole era alto, e la neve che ancora ricopre i campi rifletteva la sua luce quasi abbagliandomi. Ho proseguito lentamente (anche perché c’era molto ghiaccio!) fermandomi di tanto in tanto per guardarmi un po’ intorno: casolari abbandonati, qualche orto, alberi da frutto, una piccola chiesa un tempo forse punto di riferimento per i contadini dei dintorni…
martedì 5 gennaio 2010
Alberi nella tormenta
Tre del pomeriggio, fuori qualche fiocco di neve misto acqua, i bimbi sono ancora svegli e mia moglie dovrebbe lavorare un po’, così colgo l’occasione al volo: li vesto, li metto in macchina e sono in strada. Dopo dieci minuti loro dormono, e io mi dirigo velocemente verso l’entroterra percorrendo una strada di campagna che porta verso San Leo. Qui nevica davvero, e la visibilità è al minimo. La neve che cade diventa immediatamente acqua sull’obiettivo, e ogni scatto è una toccata e fuga. Cerco gli alberi, in particolare quelli solitari, che mi sembra abbiano sempre una grandissima dignità nel sopportare in silenzio le intemperie: sono creature vive, la scienza ci dice che non possono pensare, a me però piace credere che lo facciano e ci osservino timorosi, silenziosi, talvolta curiosi.
giovedì 31 dicembre 2009
Il silenzio dell'inverno
Pieno inverno, tutto è fermo e freddo, intorno c’è silenzio, non un canto di uccelli, nessuna presenza oltre a me sullo sterrato che corre lungo l’argine del fiume. Silenzio, freddo e solitudine. Il paesaggio non è certo dei migliori: c’è una leggera foschia, sta lentamente scendendo la sera, i colori sono sbiaditi, quasi grigi: ‘pensare’ in bianco e nero oggi è d’obbligo. Con me la mia Pentax e un cavalletto. Respiro profondamente l’aria umida e fresca, mi guardo intorno e ogni tanto mi fermo per riprendere qualche immagine, godendomi la breve passeggiata, nel silenzio dell’inverno.
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