Ho passato la giornata di sabato a Badia Prataglia, nel Parco delle Foreste Casentinesi, in compagnia degli amici pentaxiani del forum omonimo. Sapevamo che era già caduta la prima neve, ma non immaginavamo che la faggeta lungo la strada dei "Fangacci" fosse tutta imbiancata. Così, essendo la strada anche chiusa al traffico, ci siamo incamminati lentamente armati di fotocamere e cavalletti di ogni genere, e tra una chiacchierata e l'altra ci è persino capitato di fare qualche foto! Tutti i discorsi si sono poi conclusi alla (consigliatissima) trattoria "Il Capanno".
Sulla strada del ritorno una sosta nei pressi delle "Tre cascate" per un'ultima foto con acque setose.
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lunedì 25 novembre 2013
martedì 3 settembre 2013
Il grande Faggio
Ho incontrato questo Faggio casualmente, un giorno in cui, con il piccolo Andrea, ho percorso il sentiero che dal Cippo raggiunge la sommità del Monte Carpegna. Si tratta di un sentiero tutto in salita, che attraversa il bosco di pini neri piantati più di un secolo fa quando gli abitanti del posto si sono accorti che dopo avere raso al suolo tutti i faggi, il ripido versante del monte era diventato piuttosto franoso...
Dopo avere risalito a zig-zag il sentiero - sempre più stretto e ripido - si arriva al Passo del Trabocchino, e immediatamente la visuale cambia radicalmente, spaziando a perdita d'occhio per tutta la Romagna fino al lontano mare.
Siamo scesi lungo i prati sommitali sotto il sole cocente, e abbiamo incontrato i primi crocus...
Infine, in pochi minuti, abbiamo raggiunto la piccola macchia di bosco vicino all'Eremo della Madonna del Faggio. Lì si trovano alcuni tavoli in legno su cui appoggiarsi per un picnic o, come nel nostro caso, per mangiare un panino e riposare un po'.
E li, silenzioso e solenne ho trovato il mio Faggio.
Un faggio, per me, ha sempre qualcosa di solenne, di magico, specialmente se è un faggio secolare. Vedo agili elfi e folletti radunati di notte ai suoi piedi o arrampicati sui suoi rami argentati. Se sto molto attento posso sentire il suo respiro. In una foresta li sento parlare l'uno con l'altro in una lingua antica e sconosciuta.
Non c'è foto che renda giustizia a questo bel faggio, ma non ho potuto fare a meno di riprenderlo.
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